Ogni grande viaggio ha inizio dal primo passo

Ogni grande viaggio ha inizio dal primo passo

Siamo a metà degli anni cinquanta, in un grosso paese situato in cima ad una valle, stretto tra il rischio d’isolamento che la condizione geografica gli impone, e le cicatrici  di una guerra da poco finita, e non ancora del tutto superata.

Un gruppo di amici, con l’entusiasmo tipico dei vent’anni, trascorre le sue giornate tra lavoro, casa, vita d’alpeggio, lunghe camminate e proibitive spedizioni in Vespa e Lambretta lungo tutta la vicina Valsassina per cogliere, in ogni dove, la possibilità di sfogare la propria passione: quella per il canto.

  • 1956 – Risalgono a metà anni 50 le prime uscite musicali in Valsassina. Sono rimaste famose le serenate (su richiesta) con mandolino e chitarra e le uscite (col camion) a Barzio, Introbio e Cortenova per cantare i Tre re. Gli accordi venivano presi con avventurose spedizioni in Vespa: si ricordano ancora mani gelate dal freddo e qualche rovinoso capitombolo!
  • 1957 – Tutto ha avuto inizio nell’alpeggio di Barconcelli da un gruppo di amici. È pura fortuna che tra i primi ci fosse un fisarmonicista (Vito), un sarto capace di cucire la prima divisa (Biagio), e anche un appassionato autodidatta di musica (Alfredo) che divenne, a pieno titolo, il primo maestro.

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I FONDATORI

Codega Antonio

Fazzini Biagio

Fazzini Vito

Gianola Antonio

Gianola Dionigi

Gianola Francesco

Gianola Raffaele

Pomoni Alfredo

Pomoni Luigi

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Tradizione tipica di Premana, il canto popolare, sopratutto corale, rappresenta in quegli anni di speranza e di rinascita un modo concreto e probabilmente unico di esprimere la vitalità giovanile e l’entusiasmo per la vita.

Non passa molto tempo prima che questa passione riunisca questi amici (i Fondatori) in un primo tentativo di gruppo organizzato, che grazie alla conoscenza della musica di uno, alla casa messa a disposizione da un altro, alla capacità di dirigere di un terzo e un buon orecchio di tutti, si lanciano nel tentativo di emulare cori già affermati (quello della S.A.T. in primis) con la speranza di imitarne i successi.

Primo concerto del Coro. Dervio, 1 maggio 1957

Dopo qualche esibizione in paese (incredibilmente trasmesse alla televisione con un circuito interno a Premana) il gruppo ha la possibilità di esibirsi a Dervio, alla Festa dei Lavoratori, anche se non ha i mezzi per andarci.  Senza perdersi d’animo i giovani coristi non esitano a ricorrere all’unico mezzo a disposizione: vestita la prima divisa e calzando gli scapiin di stoffa vanno da Premana a Dervio (20 km) nell’unico modo possibile: a piedi!

Dei 9 solo uno qual giorno manca: Luigi Pomoni è all’ospedale per assistere la moglie. Mentre Luigi si occupa della sua famiglia, sul palco di Dervio il gruppo di coristi si esibisce per la prima volta in trasferta. E’ un successo!

Quel giorno nasce ufficialmente il coro con il nome La Premanina. E’ il 1° maggio 1957.

 

  • Nei primi anni di coro non mancano certo le prese in giro. Per un certo periodo, a causa del testo di una canzone cantata dai “nostri” (Bramaputra Himalaya), questi si appiccicano il nomignolo canzonatorio “cim cium ciam), e sono da tutti così appellati…
  • E’ già del 1957 il primo past, la tradizionale festa all’aperto, del coro. Scopo principale è quello di raccogliere i fondi per l’acquisto di un registratore per potersi riascoltare. L’iniziativa ha successo, e il vecchio “Geloso” è oggi uno dei tanti cimeli del Nives.