“Ci si mette molto tempo per diventare giovani”

Pablo Picasso

“Ci si mette molto tempo per diventare giovani”

Gli anni del duemila sono il nostro ieri e il nostro oggi. La prospettiva storica non consente ancora una rilettura distaccata, e il senso del quotidiano ancora incombe su questi ultimi anni.

Nonostante ciò, non meno importanti della nostra storia, perché figli di quella, sono questi nostri avvenimenti più recenti. Dopo alcuni anni “tranquilli” in cui sembra scemare l’interesse per i cori di canto popolare, questo invece risorge e vede il Nives impegnato in un fitto calendario di rassegne, concerti, scambi, iniziative benefiche.

Sul finire del 2002 una serie di concerti impegna il coro in una raccolta fondi a favore degli abitanti di Bindo, sfollati in seguito alla frana di novembre dello stesso anno.

  • Con l’attuale pubblicazione salgono a undici le incisioni del coro. Sei sono stati i libretti, svariati i depliant, i pieghevoli, innumerevoli i manifesti, i libretti di sala, i programmi redatti, le trasferte organizzate, i “past”, le rassegne… Anche il consiglio ha fatto la sua parte!!!
  • Sono oltre 150 le persone che, a vario titolo, hanno fatto parte del Nives. Oltre ai coristi decine di persone sono state nel consiglio, o hanno collaborato col coro. Il bel canto appassiona anche chi non canta!!!
  • Proiettandosi ormai il coro nel terzo millennio, l’utilizzo dell’informatica è, al pari di tanti altri cori e associazioni, ormai una necessità. Sul nostro sito www.coronives.it o all’indirizzo info@coronives.it potrete sempre trovare le novità che ci riguardano.

 

Nel 2004, grazie alla Cooperativa di Consumo di Premana, il coro trova un’accogliente sistemazione per la sua nuova sede. E mentre ci si attrezza di computer, Internet, mobili nuovi e una nuova stufa per i freddi inverni, gli impegni si mantengono numerosi.

Ancora uno scambio internazionale con il coro, ormai amico, di Seelscheid; ancora un incisione di un CD (Ora d’aria) con un ulteriore nuovo filone musicale intrapreso dal maestro Sacchi.
I pezzi della tradizione corale montana si sposano con brani d’autore, con le armonizzazioni per coro di brani di musica contemporanea. Simbolo di questa nuova, apprezzata tendenza è “La valle”, rielaborazione su testo italiano di “My way” di Frank Sinatra.
L’uscita del 2006 di un ulteriore CD (Come la neve) segue ulteriormente questo filone.

Dei nove Fondatori, ai festeggiamenti del 45° erano in quattro a cantare ancora nel Nives, convinti di continuare fino almeno al 50°.
Due di loro non ci sono riusciti: Gianola Dionigi nel 2005 e Pomoni Luigi nel 2007, pochissimi giorni dopo l’apertura ufficiale delle celebrazioni con il concerto “Il sacro e il divino”, ci hanno lasciato per andare a cantare ben più in alto.

L’augurio, ben sostenuto da quanti hanno raccolto l’eredità di quel gruppo di amici, e che pur non essendo stati tra i primi cantano nel Nives da oltre venti, trenta o quarant’anni, è che non si spenga mai la voglia di cantare, che non venga mai meno l’amicizia che unisce, che i sacrifici e l’impegno richiesti per seguire questa passione siano sempre ripagati, come finora è stato, dal sostegno, dal calore e dall’apprezzamento di quanti amano il canto, e amano particolarmente sentir cantare il Coro Nives.